Il 6 giugno 2025 si svolgerà la decima edizione de La Notte degli Archivi che coinvolgerà gli archivi di tutta Italia. La Notte degli Archivi, patrocinata dall’ANAI - Associazione Nazionale Archivistica Italiana, rientra nel programma del Festival Archivissima. L’edizione 2025 sarà dedicata al tema #dallapartedelfuturo.
La nostra Soprintendenza aderisce all’iniziativa con l’incontro dal titolo: “Riordinare il passato immaginare il futuro. L’archivio dell’Istituto Omnicomprensivo Bernardino di Betto di Perugia” che si svolgerà il 6 giugno 2025 ore 18.30 nel Salone storico della Soprintendenza Archivistica e bibliografica dell'Umbria.
Il programma dell’incontro prevede i saluti di Francesca Valentini, Soprintendente della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, Emanuela Palmieri, Dirigente scolastica Istituto omnicomprensivo Bernardino di Betto, introduzione di Elisa Famiani, archivista presso la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e gli interventi di Marco Mariucci, docente dell’Istituto omnicomprensivo Bernardino di Betto e Giovanna Robustelli, archivista presso l' Archivio centrale dello Stato.
In un tempo in cui si parla sempre più di futuro, di mondi possibili e impossibili, gli archivi diventano strumenti essenziali per dare concretezza alla nostra immaginazione.
In particolare, gli archivi scolastici sono una miniera preziosa di storie, idee e percorsi educativi. Parlano della formazione di intere generazioni. Riordinarli e valorizzarli significa non solo conservare la memoria, ma investire in consapevolezza, identità e futuro. L’ intervento di riordino della documentazione prodotta dal Liceo artistico Bernardino di Betto, già Istituto d’arte, è iniziato ad aprile 2024 e si è concluso a marzo 2025 con il coordinamento della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria. Le diverse fasi di lavoro hanno visto prima la collocazione sulle scaffalature predisposte nel locale deposito delle carte trasferite da un’altra sede interessata da lavori di consolidamento. Buste, scatole, registri, fascicoli, carte sciolte si trovavano, infatti, ammassate in terra. In seguito, il materiale è stato disposto individuando la sezione storica e quella di deposito e, all’interno di ciascuna, sono state recuperate e ordinate fisicamente le serie archivistiche, descritte in un elenco di consistenza corredato dalle indicazioni topografiche. L’intervento, inoltre, ha offerto l’occasione per predisporre le operazioni di scarto della documentazione priva di interesse storico e di rilevanza amministrativa. La Scuola Bernardino di Betto, che nel 2028 festeggerà un secolo di vita, è un esempio vivo di questa connessione tra archivi e futuro. I suoi documenti raccontano la storia di una comunità educativa che ha attraversato il Novecento e oltre, trasformandosi insieme alla società. Tra le sue mura hanno studiato e insegnato figure di rilievo, come il pittore e docente Gerardo Dottori, a testimonianza del ruolo culturale e formativo che la scuola ha avuto e continua ad avere nel tessuto cittadino.
A credere fin da subito nel valore di questo intervento la Dirigente scolastica, Prof.ssa Emanuela Palmieri. Un progetto che può diventare un modello da seguire anche per altri istituti.
Locandina (PDF385 KB)