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Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria

Item statuimus et ordinamus - La digitalizzazione dello statuto comunale di Bevagna

Presso l’Auditorium Santa Maria Laurentia di Bevagna il giorno 21 aprile alle ore 17,30 verrà presentato il volume: "Item statuimus et ordinamus… La digitalizzazione degli statuti comunali umbri per la salvaguardia e la valorizzazione", con particolare attenzione alla digitalizzazione dello statuto comunale di Bevagna. All’evento parteciperanno il sindaco Annarita Falsacappa e Franco Franceschi dell’Università degli Studi di Siena, in qualità di referente scientifico dell’Associazione Mercato delle Gaite, e interverranno Giovanna Giubbini, segretario regionale del Ministero della Cultura per l’Umbria, Maria Grazia Nico Ottaviani dell’ Università degli Studi di Perugia e Emma Bianchi della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria. 

In particolare l’evento riguarderà lo statuto comunale di Bevagna in copia del 1500. Si tratta di un manoscritto pergamenaceo scritto in latino con riforme e approvazioni dal 1474 al 1510. Consta di 89 carte e di una legatura in pergamena su cartone. La redazione è ripartita su due colonne e il testo è suddiviso in cinque libri. Nell'archivio comunale di Bevagna si conservano, inoltre, altre 9 unità relative a statuti e capitoli del comune di Bevagna e delle comunità di Castelbuono e Limigiano, dei secc. XIV-XVIII. Nel 2022, con un finanziamento dell’Amministrazione archivistica è stato effettuato il restauro di 5 unità, comprendenti lo Statuto di Castelbuono del 1345. L’anno prossimo la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria ha in programma di proseguire l’intervento di restauro sui restanti statuti.

L’edizione di questo volume giunge alla conclusione del progetto di digitalizzazione degli statuti comunali umbri e intende valorizzare e far conoscere questo grande e unico patrimonio documentario. Numerosi sono i codici normativi conservati fino ad oggi e testimoni della storia di quasi tutti i Comuni dell’Umbria, collocabili dal XIII al XVI secolo, con una maggiore produzione tra la seconda metà del secolo XV e la prima metà del XVI, dovuta a frequenti cambiamenti politico-sociali e alla prolifica normativa dei legati e governatori pontifici. L’opera si svolge percorrendo il territorio dell’Umbria al tempo del visitatore apostolico monsignore Innocenzo Malvasia, attraversando le città dominanti e le comunità minori. Il viaggio parte da Perugia, percorre i centri minori ad essa sottomessi, attraversa le città più importanti e il loro “contado”, per giungere infine da un lato a Orvieto, verso il Lazio e dall’altro a Gubbio, verso le Marche.

Si tratta del risultato di un grande progetto svoltosi a partire dal 1997, interrotto e poi ripreso nel 2016, che ha riguardato la digitalizzazione e la schedatura degli statuti comunali conservati presso gli archivi e le biblioteche dei Comuni dell’Umbria, presso gli Archivi di Stato di Perugia e di Terni e le rispettive Sezioni, in diverse Biblioteche e Enti ecclesiastici e privati della Regione. L’intervento ha riguardato anche gli statuti umbri conservati fuori Regione, in particolare a Roma, presso la Biblioteca del Senato della Repubblica e l’Archivio di Stato e a Firenze, presso la Biblioteca Nazionale centrale e l’Archivio di Stato. La Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’ l’Umbria, nell’intento non solo di vigilare sul patrimonio archivistico, ma anche di facilitarne la consultazione, ha portato dunque a termine un progetto di digitalizzazione degli antichi statuti comunali umbri, manoscritti e a stampa abbinato alla realizzazione di un software "Statuti" dove riversare le immagini disponibile on line all’indirizzo https://www.sabum.it//statuti/enter.php.
Attraverso questo processo è ora possibile consultare in maniera facile e rapida queste fonti documentarie, ricavando tutte le informazioni utili da schede analitiche poste a corredo di ciascuno statuto e dalle immagini, ad alta definizione, tratte dagli originali. Complessivamente sono circa 300 i codici digitalizzati (tra statuti, frammenti, decreti, costituzioni ecc.) e intorno a 60.000 le immagini acquisite. L’applicativo è disponibile on line, anche su smartphone e tablet Android e IOS e raggiungibile con il link https://www.sabum.it//statuti/home.php.

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